
Itinerario della visita a Peschiera del Garda
In evidenza le opere della Serenissima Repubblica di Venezia
L’itinerario ideale di visita parte dal parcheggio che si trova ad ovest della Fortezza, presso 1. Porta Brescia (1551): già da qui si osserva l’imponente fronte bastionato cinquecentesco, difeso dal fossato acqueo chiamato Fossa
Reale, ramo destro del Mincio.
Si attraversa il Ponte di Porta Brescia (1760-1770 progetto di Anton Maria Lorgna) e si entra nella fortezza.
Si procede lasciando sulla destra Porta Brescia e si giunge davanti al grandioso asburgico 2. Ospedale Militare d’Armata a prova di bomba costruito nel 1866.
Alla nostra sinistra si trova l’antica Piazza d’Armi oggi Piazza Ferdinando di Savoia, la Chiesa di San Martino-patrono di Peschiera del Garda e gli 3. Scavi con i resti romani dell’antica Arilica I-IV secolo D.C. Sul lato meridionale della piazza si eleva il 4. Complesso della Rocca, fortilizio tardo romano, fortificato dagli scaligeri (XIII-XIV secolo), ristrutturato in epoca veneta (XVI-XVII secolo) come arsenale, ed in epoca asburgica (1837 e 1861). Dal maestoso ingresso seicentesco si osserva, sul fondo del cortile, il portale dell’imponente Cavaliere della rocca (1575): nel sotterraneo del cavaliere sono visibili le vestigia del castello scaligero.
Si prosegue verso il fortificato Ponte dei Voltoni del 1556 sul Canale di Mezzo, ramo principale del Mincio: dalla sommità del ponte si aprono suggestive vedute sulla città fortificata e sul Mincio.
Nella parte della fortezza sulla riva sinistra si giunge alla piazza dei Quartieri militari asburgici, oggi Parco Catullo. Per primi si notano la 5. Palleria Austriaca e lo 6. Stabilimento d’Artiglieria di Porta Verona (1854-57) completamente restaurato e aperto al pubblico nel 2002, sede della Biblioteca civica e dell’archivio storico del comune: nel cortile all’interno il Laboratorio Pirotecnico, ora sala Radetzky.
Si esce all’esterno della Fortezza attraverso 7. Porta Verona del 1553 per osservare la bella facciata marmorea sulla quale campeggia il Leone di San Marco, distrutto dai napoleonici (si noti l’iscrizione sulla traberazione che dice: ‘DISCE HAEC MONEAT PRAECELSA LEONIS IMAGO NE STIMVLES VENETI CEV LEO IN HOSTE VIGENT‘ – ‘Che tu sappia! Questa eccelsa immagine del leone ti dissuada dal provocare i Veneti, giacchè essi contro il nemico hanno il vigore del leone’).
Attraverso il ponte sul ramo sinistro del Mincio, la veduta abbraccia l’intero fronte fortificato, con i 8a. Bastioni di San Marco del 1553 alla nostra sinistra e il 8b. Bastione Querini del 1552 alla nostra destra.
Si rientra in città da Porta Verona e alla nostra destra vediamo l’imponente 9. Caserma Franciscus I del 1822, oggi sede della Scuola di Polizia.
Sul lato più occidentale del parco, si erge il 10. Palazzo del Comando di Piazzaforte del 1854 chiamato anche Palazzina Storica nel quale si tenne il Convegno del 1917. Sul lato opposto del parco, lungo il Canale di Mezzo, si affaccia il 11. Padiglione Grandi Ufficiali del 1856.
Oltrepassato il Canale di Mezzo, si arriva in 12. Piazzale Betteloni dove sorge un’altra imponente costruzione ex Caserma di Cavalleria oggi sede del Municipio. Si sale lungo l’alta scarpata sul 8c. Bastione Tognon del 1552.
Si prosegue lungo la cortina di collegamento superando sul cammino di ronda l’imponente Porta Brescia e si raggiunge la sommità del 8d. Bastione Feltrin del 1551, in cui è insediata la 14. Polveriera austriaca tutt’ora intatta. Si lasciano i bastioni discendendo in città: attraverso Via Roma (già Corso Brescia) e Via Dante (già Corso Piazza Erbe) si giunge in piazza San Marco con gli obelischi cinquecenteschi ed il seicentesco 13. Palazzo del Provveditore Veneto nel periodo austriaco detto Palazzo della Comunità.
Da qui si ritorna al parcheggio di Porta Brescia, dove, avendo a disposizione ancora un po’ di tempo, attraverso il cammino di ronda, oggi chiamato passeggiata ‘Montagni’ ( attenzione manca di protezione sul fiume Mincio) si può ammirare l ‘ imponente bastionata che dal Baluardo Feltrin costeggia la Fossa Reale fino al 8e. Bastione Cantarane del 1551. Si prosegue sino a raggiungere la riva destra del fiume Mincio dove inizia ufficialmente la pista ciclabile Peschiera/Mantova.